Centro pedofili intoccabili
Un Reich pedofilo?
di Maurizio Blondet
STATI UNITI - Il partito repubblicano al potere sta cercando disperatamente - si spera invano - di distanziarsi
dalla vergogna di Mark Foley, un loro deputato della Florida, colto mentre inviava messaggini licenziosi, estremamente spinti, ad adolescenti «pages»: quei «paggi» o valletti, in genere studenti minorenni, che prestano servizio presso il Congresso gratuitamente, in una sorta di apparato d'onore.
Operazione difficile: ogni ora che passa porta alla scoperta che Filey non è una mela marcia isolata, ma parte di una rete di omosessuali pedofili vasta e potente nel partito, dedita ad atti sessuali, masturbazioni reciproche ed altre azioni del genere nei locali stesso del governo. (1)
E sono membri del partito-ipocrita, che ha condotto tutte le sue campagne in nome della moralità, della famiglia e della religione, dei «valori americani», e contro le unioni gay, allo scopo di raccogliere i voti dell'elettorato «cristiano» di destra.
Foley stesso, il molestatore, capeggiava un «caucus» per «la difesa dei bambini sfruttati e smarriti».
Il topo nel formaggio.
Secondo Wayne Madsen, lo scandalo - già denominato «Pagegate» - sta per coinvolgere un notevole numero di funzionari del partito repubblicano al Senato e alla Camera, le cui molestie ai giovani valletti vengono definite «più notevoli» di quelle di Foley.
Sarebbero parte della rete pedofila anche membri della direzione nazionale del partito, che ha sede nello House Office Building, a fianco della Casa Bianca.
Il peggio è la scoperta che l'apparato del partito era al corrente da sempre delle molestie di Foley, e le aveva coperte per ragioni d'immagine pubblica, continuando a promuovere la carriera di Foley.
Dennis Hastert, il capogruppo repubblicano alla Camera, è stato colto a mentire: ha detto di aver conosciuto il vizietto di Foley «solo di recente», ma è stato immediatamente smentito da due esponenti importanti del suo stesso partito.
Ora persino il Washington Times, di destra, chiede le dimissioni di Hastert.
John Shimkus, il repubblicano che capeggia il comitato che si occupa dei «paggi», aveva detto a Foley a quattr'occhi di contenersi nelle sue avances verso i ragazzi, ormai senza ritegno e troppo palesi; ma senza prendere né chiedere sanzioni disciplinari.
Peggio: si apprende che le prime notizie sulle attività pedofile di Foley sono state passate ai media (alla ABC News) da procuratori del Dipartimento della giustizia, sgomenti e irritati del fatto che i due ministri della giustizia repubblicani, prima John Ashcroft e ora Alberto Gonzales - il predicatore religioso ultramoralista, il super-duro anti-crimine e sostenitore della tortura legale - messi al corrente del fatto, non avevano fatto altro che coprire Foley.
Ora anche Jeb Bush, governatore della Florida (la sede elettorale di Foley) sta cercando di prendere le distanze.
Ma già si contano defezioni illustri dal partito, e parecchi donatori hanno smesso di prodigare i fondi elettorali.
Del resto, già in passato era stata messa a tacere una storia che riguardava direttamente la Casa Bianca: il caso del «giornalista Jeff Gannon», che dal 2003 al 2005 ha avuto accesso autorizzato alla residenza presidenziale ed ha partecipato alle conferenze-stampa di Bush, fino a quando si è scoperto che era il realtà certo James Dale Guckert, di mestiere fornitore di prostituti, homosexual escort service.
Il presunto giornalista, intimo del capo della propaganda Karl Rove, frequentava la Casa Bianca in ore notturne: non si è capito mai bene a «servire» chi, nello staff.
Ma forse, lo stesso presidente.
Un ricordo personale.
Parecchi anni fa, a Washington, parlai a lungo con un ex-agente della Cia divenuto - come nei gialli di serie B - detective privato.
Tutto il personaggio pareva da giallo di serie B: mi ricevette nella stanza di un motel da 45 dollari a notte, col grosso televisore a moneta, invaso dal frastuono della superstrada a fianco.
La Colt a canna corta sul dozzinale tavolino di plastica.
Dalla porta semiaperta della toilet, si vedeva la camicia di nylon non-stiro che lui stesso aveva lavato e messo ad asciugare, e che avrebbe indossato il giorno dopo.
La sola cosa incongrua allo scenario da film mi parve la sua barba che cominciava a brizzolare: da intellettuale, perchè certi agenti della Cia sono o si ritengono degli intellettuali, vengono spesso da buone università, aspirano a diventare «analisti» (anni dopo, ho rivisto la stessa barba sul viso di George Clooney, agente della CIA in «Syriana»).
Veniva dalla California.
Aveva preso alloggio in quel sordido motel per risparmiare, perchè, «per 90 dollari al giorno più le spese», stava facendo ricerche in un qualche archivio pubblico di Washington per conto di clienti che volevano incastrare Bush padre, allora vice-presidente.
La faccenda era quella, insabbiata, dell'Iran-Contra: a pagare il detective, avrei poi scoperto, era, attraverso un gruppo di gesuiti spretati (il Christic Institute), il miliardario Ross Perot.
Il lavoro, e ancora più il compito, lo entusiasmava.
Odiava il gruppo di potere su cui indagava.
Me ne parlò - testualmente - come di «an extreme right-wing homosexual, pedophile ring», che dominava il suo Paese.
Mi parve strano che una rete o anello «di estrema destra» potesse essere definito con aggettivi come «omosessuali pedofili»: nella mia ingenuità, associavo destra al fascismo, e fascismo a machismo.
Era un'altra destra, quella americana: destra di miliardi, di industrie d' armi e di petrolio, parassita del potere politico democratico.
Ora, lo scandalo Pagegate mi rende definitivamente chiare quelle parole.
L'ex agente della CIA con la camicia di nylon appesa me ne parlava con odio.
Da giovane marine, molto di destra, era stato avvicinato da gente che gli aveva chiesto: «Che cosa sei disposto a fare per la tua patria?».
Tutto, aveva risposto.
Gli lasciarono intendere che «la patria» poteva chiedergli cose illegali: ingenuo, accettò.
«Mi sono trovato a fare cose orribili», disse.
E tacque.
Imprecò ancora contro «il ring omosessuale pedofilo di estrema destra» che deteneva occultamente il potere in USA, aveva abusato del suo patriottismo, che l'aveva in qualche modo violentato da giovane.
Oggi, dopo anni ed anni, posso dire che lo scandalo Pagegate conferma ciò che mi raccontò la barba brizzolata, e che mi parve una trama da giallo «hard boiler» di serie B.
Oggi so che tutto, anche il mega-attentato alle Twin Towers, viene da quell'anello «di omosessuali di estrema destra» che ha oggi più potere che mai.
Anzi, mi sono convinto che l'omosessualità non è, per costoro, primariamente uno spontaneo piacere: è una «qualificazione» richiesta per poter accedere ai loro piani di potere.
Sono certo, senza averne prova, che i candidati a certe cariche istituzionali altissime, sovrannazionali o finanziarie, debbano superare la «prova iniziatica» di atti pedofili.
Tali atti vengono ripresi, e restano come documento di ricatto permanente: il candidato viene legato così ai segreti innominabili del «ring».
Ma c'è ovviamente di più: compiendo atti di stupro su bambini, il candidato si dimostra pronto a fare «qualsiasi cosa», a superare ogni limite, a tradire ogni innocenza, e persino se stesso.
Una vera adesione a «Satana e alle sue pompe».
Per questo, spero ma non credo che lo scandalo Pagegate porti alla rivelazione e alla vergogna di questo «anello».
Perché l'anello si estende dovunque, è trasversale, e il suo crollo comporterebbe il crollo del sistema
di potere occulto mondiale in quanto tale.
Jimmy Carter, a suo tempo, licenziò un migliaio di agenti della CIA che, sfuggiti ad ogni controllo in Vietnam, avevano fatto «cose orribili» (decine di migliaia di torturati, e migliaia di morti sotto tortura) per «patriottismo».
Per patriottismo si erano dati al commercio dell'oppio dei Meo, avevano fondato persino una banca in Australia per riciclare i proventi.
Il capo di quella rete era Ted Shackley, soprannonimato «l'angelo biondo».
Ma il loro referente politico, il capo della CIA di allora, si chiamava Geroge Bush, il padre; si dice che Bush si fosse gettato ai piedi di Carter, implorando di restare al suo posto.
Carter lo mandò via comunque.
Ma non rese noto lo scandalo, non era possibile: gli USA stessi sarebbero crollati.
Un'aggiunta apparentemente senza relazione.
A chi mi accusa di avercela troppo con la nota lobby, di esagerare, di essere «antisemita», dedico questa lettera di Tony Judt.
E' uno storico anglo-ebraico di fama mondiale, collaboratore fisso della New York Review of Book, e direttore dell'Eric Maria Remarque institute.
Ecco che cosa ha scritto al New York Sun del 4 ottobre (2): «Avrei dovuto parlare stasera a Manhattan, su invito di un gruppo chiamato 'Network 20/20' che comprende giovani imprenditori, ONG, docenti accademici, eccetera, americani e di diversi Paesi. Il tema: 'La lobby israeliana e la politica Estera USA'. Le conferenze si tengono, come sempre, presso il consolato polacco a Manhattan».
«Ma ho appena ricevuto una telefonata dal presidente di Network 20/20: l'incontro è stato cancellato perché il consolato di Polonia è stato minacciato dall'Anti-Defamation League. In una serie di telefonate Abe Foxman, il presidente della ADL, ha intimato loro di non ospitare nessuna riunione in cui c'entrasse Tony Judt. Se non rinunciavano, ha avvisato, egli avrebbe smascherato la collaborazione di polacchi con antisemiti anti-israeliani (ossia il sottoscritto) su tutte le prime pagine di tutti i quotidiani della città - cito in modo indiretto. Si sono piegati, e Network 20/20 è stato costretto a cancellare l'incontro».
«Comunque la pensiate sul Medio Oriente», conclude Tony Judt, «io spero che troviate la cosa grave e paurosa come la trovo io. Questi sono, o erano, gli Stati Uniti d'America».
Telefonate del genere arrivano ogni giorno, migliaia di volte, a tutti i politici, direttori di giornali, banchieri del mondo.
L'intimidazione e la minaccia è parte integrante del potere della lobby, è il suo modus operandi.
Minacciano di togliere i fondi pubblicitari ai giornali, campagne mediatiche che rovinano la reputazione, blocco di crediti.
Il professor Steven Jones, il fisico che ha ipotizzato che nelle Twin Towers fosse stata usata termite per fondere le colonne d'acciaio, è stato per questo sospeso dalla sua università, la Brigham Young dello Utah: donatori munifici avevano telefonato al rettore minacciando di cessare le donazioni.
Succede in America, ma anche in Italia, in Germania, in Francia: e sempre dietro le quinte.
La democrazia viene distorta, voci importanti vengono rese mute e informazioni ed idee sottratte al dibattito pubblico.
Senza difesa né consapevolezza del pubblico.
Invariabilmente, gli intimiditi e minacciati si piegano.
Siamo grati a Tony Judt perché, per una volta, la verità è emersa.
Stati Uniti d'America, oggi Quarto Reich.
Note
1) Patrick Martin, «The Foley affair: a snaposhot of the depraved state of american politics», World Socialist Website, 4 ottobre 2006.
2) Ira Stoll, «Poland abruptly cancels a speech by local critic of the jewish state», New York Sun, 4 ottobre 2006.
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vedi anche: Voice of the White House October 6, 2006
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Il Vaticano ed i crimini sessuali [scarica]
Sette e gruppi di pressione A CURA DI PANORAMA (BBC ONE)
Un documento segreto che specifica la procedura con cui trattare gli scandali di abusi sessuali sui bambini all'interno della Chiesa Cattolica è stato esaminato da Panorama [programma della BBC]
Il Crimen Sollicitationis è stato imposto per 20 anni dal Cardinale Joseph Ratzinger prima che diventasse Papa.
Il documento istruisce i cardinali su come trattare le accuse di abusi su minori contro preti, ed è stato potuto esaminare solo da poche persone esterne.
Le critiche dicono che il documento è stato usato per evadere i processi da crimini sessuali.
Crimen Sollicitationis fu scritto nel 1962 in Latino ed inviato ai cardinali cattolici in tutto il mondo, con l'ordine di tenerlo ben chiuso in un posto sicuro della chiesa. Istruisce i cardinali su come trattare i preti che sono andati in cerca di sesso all'interno del confessionale. Prevede anche misure cautelative su "ogni atto osceno esterno... con le gioventù di entrambi i sessi".
Impone un giuramento di segretezza sui bambini vittime di tali atti, sui preti coinvolti ed ogni altro testimone.
Rompere la promessa significa la scomunica dalla Chiesa Cattolica.
Nelle riprese del documentario, il giornalista di Panorama, Colm O'Gorman, scopre sette preti accusati di abusi su minori che vivono all'interno od attorno alla Città del Vaticano.
Su uno dei preti, Father Joseph Henn, pendono 13 accuse dal grand jury statunitense per abusi su minori.
Sempre durante le riprese di Sex Crimes and the Vatican, Colm scopre che Padre Henn sta lottando contro un' ordine di estradizione dall' interno delle sedi centrali della Città del Vaticano. Il Vaticano non ho la obbligato a ritornare in America per rispondere delle accuse che gli sono state mosse.
Dopo le riprese, Padre Henn ha perso la sua battaglia contro l'estradizione ma è scappato delle sedi centrali e si crede si stia nascondendo in Italia mentre è stato emanato un'ordine internazionale d'arresto.
Colm O'Gorman [giornalista del documentario] fu violentato dal un prete cattolico nella diocesi di Ferns nella Contea di Wexford, in Irlanda, quando aveva 14 anni.
Padre Furtune [il violentatore] fu imputato di 66 capi di accusa per abusi sessuali, molestie oscene e altri gravi aggressioni sessuali da otto ragazzini ma si suicidò alla vigilia del suo processo.
Colm iniziò un' indagine con la BBC nel marzo 2002 che portò alle dimissionie del Dottor Brendan Comiskey, il cardinale a capo della Diocesi di Ferns.
In seguito Colm esercitò pressioni sul governo per un'inchiesta che portò al Rapporto Ferns.
Fu pubblicato nell'ottobre del 2005 e si scoprì che: "Esisteva una cultura di segretezza, e la paura dello scandalo imponeva ai cardinali di mettere gli interessi della Chiesa Cattolica davanti alla sicurezza del bambini".
La Chiesa Cattolica ha 50 milioni di bambini all'interno delle sue congregazioni sparse per il mondo, ma nessuna politica di protezione dei bambini, sebbene nel Regno Unito esista l'Ufficio Cattolico per la Protezione dei Bambini e degli Adulti Vulnerabili.
In alcuni paesi questo significa che il Crimen Sollicitationis è la sola politica seguita.
Il Vaticano si è rifiutato di esprimersi su tutti i casi mostrati nel video nonostante le ripetute richieste di Panorama.
(Sex crimes and the Vatican è stato trasmesso Domenica 1 Ottobre su BBC1 e può essere richiesto sul sito della BBC.
La BBC ha inoltre messo a disposizione una linea telefonica gratuita attraverso la quale chiunque si senta interessato o coinvolto negli eventi presentati dal documentario può chiamare con la garanzia della privacy).
Panorama (BBC One)
Link: http://news.bbc.co.uk/2/hi/programmes/panorama/5389684.stm
Crimen Sollicitations: un'interpretazione
A CURA DI PANORAMA (BBC ONE)
Padre Tom Doyle è un avvocato di diritto canonico. Ha avuto una carriera diplomatica con il Vaticano ma fu licenziato dopo che criticò il modo con cui la Chiesa conduce la politica di abuso sui minori. Questa è la sua interpretazione del Crimen Sollicitationis rilasciata nel documentario di Panorama:
"Il Crimen Sollicitationis è indicativo di una politica mondiale di assoluta segretezza e controllo di tutti i casi di abuso sessuale da parte del Clero.
Ma ciò che veramente avete qui è un'esplicita regola scritta per coprire i casi di abusi sessuali sui bambini da parte del Clero e punire coloro che vorrebbero richiamare l'attenzione di questi crimini commessi dagli uomini di Chiesa.
Abbiamo un documento scritto per cui il Vaticano controllerà queste situazioni e penso inoltre si abbia la chiara prova scritta per controllare e contenere il problema di coloro che ne sono coinvolti".
Da nessuna parte in questi documenti si dice di aiutare le vittime.
La sola cosa che si dice è di imporre la paura e punire le vittime se discutono o rivelano ciò che è loro accaduto.
Tutto è controllato dal Vaticano ed in cima alla gerarchia del Vaticano c'è il Papa. Joseph Ratzinger fu a metà di tale gerarchia per la maggior parte degli anni durante i quali il Crimen Sollicitationis fu imposto. Egli produsse le regole che seguirono al Crimen ed adesso è Papa. Tutto questo ci dice che la politica e l' approccio sistematico non è cambiato.
Il Cardinal Ratzinger, adesso Papa, potrebbe alzarsi domani e dire: "Ecco la condotta da seguire: totale divulgazione alle autorità civili, isolamento assoluto e rimozione di ogni ecclesiastico accusato e condannato, completa apertura alla trasparenza, completa apertura riguardo tutte le situazione finanziarie, stop all' ostruzionismo dei processi legali e completa cooperazione con le autorità civili in ogni parte del mondo".
Potrebbe farlo.
Panorama (BBC One)
Link: http://news.bbc.co.uk/2/hi/programmes/panorama/5392338.stm
visto su comeDonChisciotte.org
vedi anche: Documentary Alleges Pope Linked to "Child Abuse Cover-Up"
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Conspiracy of Silence
Alla luce di ciò, vale la pena rinfrescarci la memoria e rispolverare un evento per molti ancora oggi sconosciuto, e che probabilmente rimarrà tale. Il 3 Marzo del 1994 la britannica Yorkshire Television era pronta a trasmettere negli Stati Uniti un documentario su Discovery Channel dal titolo "Conspiracy of Silente [La Cospirazione del Silenzio]. Il film di 56 minuti portava alla luce un ignobile scandalo di pedofilia, prostituzione, satanismo, truffe, che coinvolgeva banchieri, politici e forze dell' ordine alla fine degli anni ottanta, durante le amministrazioni Reagan & Bush Senior, e le cui vittime erano i poveri bambini di una istituzione del Nebraska, la Boy's Town. All' ultimo secondo, il documentario fu cancellato dalla programmazione televisiva quando alcuni membri del Congresso degli Stati Uniti minacciarono l' intera industria della TV via cavo con l' eventualità di regolamenti ostruzionistici nel caso il programma fosse stato trasmesso. Inoltre chiesero la distruzione di tutte le copie. Un anno dopo, una copia salvata fu spedita da anonimi all'ex Senatore del Nebraska John DeCamp che ha anche scritto un libro sull'argomento dal tittolo: "The Franklin Cover-Up - Child Abuse Satanism and Murder in Nebraska"
É perciò importante riparlare di questo video non solo per ciò che riporta, ma anche per i chiari tentativi di sopprimerlo. E soprattutto perché' pare che l' abitudine di far sesso con i bambini non sia nuova all'interno degli ambienti politici statunitensi, ed oltre.
Lo scandalo scoppiò nel 1988 nel corso delle indagini relative al fallimento della Franklin Bank & Trust che, coinvolse il manager Lawrence Larry King, legato al Partito Repubblicano. Venne fuori che Larry King gestiva un giro di prostituzione minorile e organizzava party pedofili e satanisti conditi di sesso e violenza.
Tra i "rispettabilì clienti di King vi erano eccelsi magnati industriali e mediatici, diverse autorità locali, come il Capo della Polizia di Omaha, banchieri importanti, insospettabili politici statunitensi, membri dell'élite finanziaria del Nebraska, alcuni membri del Pentagono, per non parlare del Vice-Presidente George Bush Senior. Durante i party di sesso e violenza venivano filmati dei video da usare come ricatto, che secondo le testimonianze delle vittime sopravvissute, riportavano immagini di ragazzini torturati, violentati e, in qualche caso, anche uccisi.
Il giornalista Maurizio Blondet, nel corso di un'intervista [apparsa su Teologica, settembre/ottobre 1996], disse: "Certi personaggi praticano strani riti su un'isola vicino a Washington. Sono personaggi di alto livello, si riuniscono, in notti di luna piena, e celebrano dei riti molto particolari. Naturalmente nessuno vuole indagare su questo perché si tratta di gente molto potente. Sono cose che si sussurrano. Allo stesso modo in certi 'entouragé politici di alto livello si dice, molto sottovoce, che vengano stuprati dei bambini. Il tutto avviene in un sottofondo rituale di magia nera. Non sono persone comuni che fanno queste cose, si tratta di gente che ricopre altissime cariche, funzionari del Pentagono, etc".
Da non dimenticare che Larry King (l'organizzatore dei pedo-parties) era la star nera del Partito Repubblicano e verrà in seguito imprigionato per appropriazione indebita di 40 milioni di dollari. In seguito, nel febbraio del 1999, sarà condannato a risarcire Paul Bonacci, una giovane vittima di torture e abusi sessuali, di un milione di dollari. King fu condannato per falso in bilancio, appropriazione indebita e cospirazione. É stato rilasciato di prigione l'11 aprile 2001, dopo aver scontato cinque anni. Non c'é mai stato a suo carico un processo per prostituzione minorile
[The Franklin Cover-up, p. 224]
Bonacci, dopo aver rivolto accuse gravissime nei confronti di uomini di potere intoccabili, è recluso, in isolamento, al centro correzionale di Lincoln perché più volte minacciato di morte. A seguito di una perizia psichiatrica é stato dichiarato sano di mente e secondo i dottori dice il vero. Ecco alcune delle testimonianze rilasciate da Bonacci: "Nell'estate del 1985, Larry King (leader del progetto repubblicano di aiuti alla comunità di colore americana, ndr) mi portò, insieme ad un altro ragazzo, Nicholas, di Aurora, nel Colorado, in California per girare un film. [...] C'era un ragazzo in gabbia. [...] Ci fecero spogliare e indossare dei vestiti tipo Tarzan e ci obbligarono ad avere rapporti con il ragazzo nella gabbia. Ci dissero di picchiarlo. [...] Arrivò un uomo e iniziò a sbattere il ragazzo come se fosse una bambola. Prese una pistola, gliela puntò in testa e sparò [...].
Bonacci poi fa i nomi di alcune delle persone che hanno abusato sessualmente di lui: "Alan Bair, Peter Citron, Larry King, Harry Anderson, il deputato Barney Franks, a Washington [...] Nel 1984 mi portarono al ranch South Fork, a Dallas, nel Texas, nel corso della Convention Repubblicana dove Larry King organizzava dei party-pedofili".
[Giovanni Caporaso e M. Cocozza Lubisco, "Bambini. Il mercato degli orrori", Avvenimenti, 17 luglio 1991].
"Sono stato testimone del sacrificio umano di un bambino di pochi mesi. Era la ricorrenza del tempo della nascita di Cristo e, in questo rituale annuale, tutti cantavano per pervertire il sangue di Cristo. Con un pugnale uccisero e fecero a pezzi il bambino; poi riempirono una coppa col suo sangue mescolandola ad urina e ci obbligarono a bere dalla coppa mentre loro cantavano: "Satana è il Signore"
"Domanda: Dove si tenevano i festini?
A Washington, DC , ed erano per sesso. C'era sesso tra uomini adulti ma la maggior parte dei rapporti sessuali avvenivano tra bambini e bambine e adulti... specialmente sesso con minori. A Washington DC c'erano party dopo party... cerano molti party dove senatori ed uomini del Congresso non avevano niente a che fare con i motivi sessuali. Ma c'erano alcuni senatori e uomini del Congresso che rimanevano per il sesso pedofilo... Ho incontrato alcune persone di cui non mi sento sicuro di fare il nome perché non voglio... "
Domanda: Sei spaventato?
Risposta: Si"
[The Franklin Cover-Up, Testimonianza rilasciata al giudice Warren Urbom della Corte Distrettuale Usa il 5 febbraio 1999, pp.105, 124-126)
In un'altra testimonianza, il 2 maggio 1999, Bonacci fece il nome del membro del Congresso Barney Frank come uno di quelli che partecipò al 'festinì e di aver avuto rapporti sessuali con lui a Washington, DC
[The Franklin Cover-Up, p. 126].
Il film-documentario non é mai stato portato all' attenzione del pubblico, né della giustizia. Molti investigatori che hanno tentato di scavare a fondo, così come i testimoni, sono stati vittima di campagne denigratorie, minacciati dall'FBI e forzati a ritrattare la loro testimonianza, mentre alcuni di loro sono andati incontro ad un destino indesiderato. Certi erano vicini a nuove scoperte ed altri in attesa di rilasciare la propria testimonianza in tribunale di fronte alla Franklin Jury. A seguito di questi eventi il processo legato a Larry King veniva continuamente rinviato senza mai giungere ad una conclusione. Ecco quelli, tra gli altri, che hanno pagato con la vita:
- Dan Ryan è stato trovato strangolato nella sua macchina;
- Bill Baker è stato ucciso con un colpo alla nuca;
- Curtis Tucker "si è gettato" da una finestra dell'Holiday Inn;
- Charlie Rogers si è sparato alla testa;
- Bill Skaleske è stato trovato morto;
- Joe Malek è stato trovato morto suicida;
- Mike Lewis è stato trovato morto per un attacco di diabete;
- Gary Caradori, il principale investigator,e è morto in un misterioso incidente aereo nel 1990. La stessa sorte é toccata al suo giovane figlio. Un testimone dichiarò di avere visto l' aereo esplodere in aria prima che iniziasse a precipitare.
- Troy Boner (testimone), morto misteriosamente dopo l'assunzione di sedativi;
- Bill Colby, ex direttore della CIA, dopo aver riconosciuto pubblicamente che lo scenario descritto dai testimoni poteva essere veritiero, è stato trovato morto in circostanze rimaste misteriose;
Il fotografo Russell E. "Rusty" Nelson fu assunto da un Larry King (che gestiva il Franklin Federal Credit Union) per scattare foto compromettenti dei membri del Congresso e alti funzionari del governo mentre prendevano parte ai crimini sessuali commettendo atti di sodomia sessuali nei confronti di bambini durante l' amministrazione Reagan-Bush Senior. Nel 2005 Hunter Thompson, giornalista coinvolto nello scandalo, é stato trovato morto 'suicida' nella propria casa. Due settimane dopo viene arrestato Russell E. Nelson.
Questo ultimo susseguirsi di eventi fa pensare che qualcuno stia tentando di limitare la libertà di Nelson, visto che, secondo le testimonianze delle vittime, entrambi gli uomini erano presenti durante i crimini sessuali che, ricordiamolo, coinvolgevano l' ex presidente George H. W. Bush padre. [nella testimonianza alla Corte Distrettuale Rusty Nelson disse al giudice Warren Urbom di aver scattato dalle 20.000 alle 30.000 foto, 2-5-1999, p.52]. Hunter Thompson Fu collegato a Larry King grazie alla testimonianza di Bonacci, nella quale egli rivelò che Thompson diresse uno snuff film* vicino a Sacramento, California, in una località chiamata "Bohemian Grove"
[The Franklin Cover-up, pp. 102-105 & 327]
Paul Bonacci: Testimonio di fronte alla Franklin Jury rivelando il nome di alcuni uomini coinvolti che abusarono sessualmente e psicologicamente di lui ad Omaha. In seguito fu accusato di spergiuro dopo la testimonianza rilasciata in Tribunale.
Alisha Owen: Testimoniò di fronte al grand jury nel Marzo del 1990 di aver avuto, all'età di 14 anni, rapporti sessuali con l'allora capo della polizia di Omaha, Robert Wadman. Dopo questa testimonianza fu accusata di spergiuro. È madre di una bambina. Più tardi il testo di paternità eseguito su Robert Wadman fu giudicato attendibile.
Troy Boner: Intervistato nel 1989 dall'investigatore Gary Caradori. Nel 1990 ritrattò la sua confessione. Nel 2003 fu ricoverato in un Ospedale per malati mentali in Messico, gli furono somministrati dei sedativi, ed il giorno seguente fu trovato morto.
Il documentario non è mai andato in onda negli Usa e si cercò pure di distruggere fisicamente tutte le copie esistenti. L'ex Senatore del Nebraska, John DeCamp, a cui giunse una copia del video, è anche diventato l'avvocato difensore delle vittime, ed è l'unico che continua a portare avanti la battaglia contro la "cospirazione del silenzio".
Nota:
Snuff Film: Un film nel quale vengono compiute generalmente violenze sessuali su vittime la cui sorte spesso é quella di venir uccise. Il tutto rigorosamente dal vivo.
Fonti:
http://www.franklincase.org/indepth.htm
http://www.thelawparty.org/FranklinCoverup/franklin.htm
http://www.rense.com/politics6/SKULL.htm
http://www.propagandamatrix.com/141003conspiracyofsilence.html
Copia di una delle testimonianze di Bonacci:
http://www.evanravitz.com/silence/Urbom1.jpg
visto su comeDonChisciotte.org
di Maurizio Blondet
STATI UNITI - Il partito repubblicano al potere sta cercando disperatamente - si spera invano - di distanziarsi
dalla vergogna di Mark Foley, un loro deputato della Florida, colto mentre inviava messaggini licenziosi, estremamente spinti, ad adolescenti «pages»: quei «paggi» o valletti, in genere studenti minorenni, che prestano servizio presso il Congresso gratuitamente, in una sorta di apparato d'onore.
Operazione difficile: ogni ora che passa porta alla scoperta che Filey non è una mela marcia isolata, ma parte di una rete di omosessuali pedofili vasta e potente nel partito, dedita ad atti sessuali, masturbazioni reciproche ed altre azioni del genere nei locali stesso del governo. (1)
E sono membri del partito-ipocrita, che ha condotto tutte le sue campagne in nome della moralità, della famiglia e della religione, dei «valori americani», e contro le unioni gay, allo scopo di raccogliere i voti dell'elettorato «cristiano» di destra.
Foley stesso, il molestatore, capeggiava un «caucus» per «la difesa dei bambini sfruttati e smarriti».
Il topo nel formaggio.
Secondo Wayne Madsen, lo scandalo - già denominato «Pagegate» - sta per coinvolgere un notevole numero di funzionari del partito repubblicano al Senato e alla Camera, le cui molestie ai giovani valletti vengono definite «più notevoli» di quelle di Foley.
Sarebbero parte della rete pedofila anche membri della direzione nazionale del partito, che ha sede nello House Office Building, a fianco della Casa Bianca.
Il peggio è la scoperta che l'apparato del partito era al corrente da sempre delle molestie di Foley, e le aveva coperte per ragioni d'immagine pubblica, continuando a promuovere la carriera di Foley.
Dennis Hastert, il capogruppo repubblicano alla Camera, è stato colto a mentire: ha detto di aver conosciuto il vizietto di Foley «solo di recente», ma è stato immediatamente smentito da due esponenti importanti del suo stesso partito.
Ora persino il Washington Times, di destra, chiede le dimissioni di Hastert.
John Shimkus, il repubblicano che capeggia il comitato che si occupa dei «paggi», aveva detto a Foley a quattr'occhi di contenersi nelle sue avances verso i ragazzi, ormai senza ritegno e troppo palesi; ma senza prendere né chiedere sanzioni disciplinari.
Peggio: si apprende che le prime notizie sulle attività pedofile di Foley sono state passate ai media (alla ABC News) da procuratori del Dipartimento della giustizia, sgomenti e irritati del fatto che i due ministri della giustizia repubblicani, prima John Ashcroft e ora Alberto Gonzales - il predicatore religioso ultramoralista, il super-duro anti-crimine e sostenitore della tortura legale - messi al corrente del fatto, non avevano fatto altro che coprire Foley.
Ora anche Jeb Bush, governatore della Florida (la sede elettorale di Foley) sta cercando di prendere le distanze.
Ma già si contano defezioni illustri dal partito, e parecchi donatori hanno smesso di prodigare i fondi elettorali.
Del resto, già in passato era stata messa a tacere una storia che riguardava direttamente la Casa Bianca: il caso del «giornalista Jeff Gannon», che dal 2003 al 2005 ha avuto accesso autorizzato alla residenza presidenziale ed ha partecipato alle conferenze-stampa di Bush, fino a quando si è scoperto che era il realtà certo James Dale Guckert, di mestiere fornitore di prostituti, homosexual escort service.
Il presunto giornalista, intimo del capo della propaganda Karl Rove, frequentava la Casa Bianca in ore notturne: non si è capito mai bene a «servire» chi, nello staff.
Ma forse, lo stesso presidente.
Un ricordo personale.
Parecchi anni fa, a Washington, parlai a lungo con un ex-agente della Cia divenuto - come nei gialli di serie B - detective privato.
Tutto il personaggio pareva da giallo di serie B: mi ricevette nella stanza di un motel da 45 dollari a notte, col grosso televisore a moneta, invaso dal frastuono della superstrada a fianco.
La Colt a canna corta sul dozzinale tavolino di plastica.
Dalla porta semiaperta della toilet, si vedeva la camicia di nylon non-stiro che lui stesso aveva lavato e messo ad asciugare, e che avrebbe indossato il giorno dopo.
La sola cosa incongrua allo scenario da film mi parve la sua barba che cominciava a brizzolare: da intellettuale, perchè certi agenti della Cia sono o si ritengono degli intellettuali, vengono spesso da buone università, aspirano a diventare «analisti» (anni dopo, ho rivisto la stessa barba sul viso di George Clooney, agente della CIA in «Syriana»).
Veniva dalla California.
Aveva preso alloggio in quel sordido motel per risparmiare, perchè, «per 90 dollari al giorno più le spese», stava facendo ricerche in un qualche archivio pubblico di Washington per conto di clienti che volevano incastrare Bush padre, allora vice-presidente.
La faccenda era quella, insabbiata, dell'Iran-Contra: a pagare il detective, avrei poi scoperto, era, attraverso un gruppo di gesuiti spretati (il Christic Institute), il miliardario Ross Perot.
Il lavoro, e ancora più il compito, lo entusiasmava.
Odiava il gruppo di potere su cui indagava.
Me ne parlò - testualmente - come di «an extreme right-wing homosexual, pedophile ring», che dominava il suo Paese.
Mi parve strano che una rete o anello «di estrema destra» potesse essere definito con aggettivi come «omosessuali pedofili»: nella mia ingenuità, associavo destra al fascismo, e fascismo a machismo.
Era un'altra destra, quella americana: destra di miliardi, di industrie d' armi e di petrolio, parassita del potere politico democratico.
Ora, lo scandalo Pagegate mi rende definitivamente chiare quelle parole.
L'ex agente della CIA con la camicia di nylon appesa me ne parlava con odio.
Da giovane marine, molto di destra, era stato avvicinato da gente che gli aveva chiesto: «Che cosa sei disposto a fare per la tua patria?».
Tutto, aveva risposto.
Gli lasciarono intendere che «la patria» poteva chiedergli cose illegali: ingenuo, accettò.
«Mi sono trovato a fare cose orribili», disse.
E tacque.
Imprecò ancora contro «il ring omosessuale pedofilo di estrema destra» che deteneva occultamente il potere in USA, aveva abusato del suo patriottismo, che l'aveva in qualche modo violentato da giovane.
Oggi, dopo anni ed anni, posso dire che lo scandalo Pagegate conferma ciò che mi raccontò la barba brizzolata, e che mi parve una trama da giallo «hard boiler» di serie B.
Oggi so che tutto, anche il mega-attentato alle Twin Towers, viene da quell'anello «di omosessuali di estrema destra» che ha oggi più potere che mai.
Anzi, mi sono convinto che l'omosessualità non è, per costoro, primariamente uno spontaneo piacere: è una «qualificazione» richiesta per poter accedere ai loro piani di potere.
Sono certo, senza averne prova, che i candidati a certe cariche istituzionali altissime, sovrannazionali o finanziarie, debbano superare la «prova iniziatica» di atti pedofili.
Tali atti vengono ripresi, e restano come documento di ricatto permanente: il candidato viene legato così ai segreti innominabili del «ring».
Ma c'è ovviamente di più: compiendo atti di stupro su bambini, il candidato si dimostra pronto a fare «qualsiasi cosa», a superare ogni limite, a tradire ogni innocenza, e persino se stesso.
Una vera adesione a «Satana e alle sue pompe».
Per questo, spero ma non credo che lo scandalo Pagegate porti alla rivelazione e alla vergogna di questo «anello».
Perché l'anello si estende dovunque, è trasversale, e il suo crollo comporterebbe il crollo del sistema
di potere occulto mondiale in quanto tale.
Jimmy Carter, a suo tempo, licenziò un migliaio di agenti della CIA che, sfuggiti ad ogni controllo in Vietnam, avevano fatto «cose orribili» (decine di migliaia di torturati, e migliaia di morti sotto tortura) per «patriottismo».
Per patriottismo si erano dati al commercio dell'oppio dei Meo, avevano fondato persino una banca in Australia per riciclare i proventi.
Il capo di quella rete era Ted Shackley, soprannonimato «l'angelo biondo».
Ma il loro referente politico, il capo della CIA di allora, si chiamava Geroge Bush, il padre; si dice che Bush si fosse gettato ai piedi di Carter, implorando di restare al suo posto.
Carter lo mandò via comunque.
Ma non rese noto lo scandalo, non era possibile: gli USA stessi sarebbero crollati.
Un'aggiunta apparentemente senza relazione.
A chi mi accusa di avercela troppo con la nota lobby, di esagerare, di essere «antisemita», dedico questa lettera di Tony Judt.
E' uno storico anglo-ebraico di fama mondiale, collaboratore fisso della New York Review of Book, e direttore dell'Eric Maria Remarque institute.
Ecco che cosa ha scritto al New York Sun del 4 ottobre (2): «Avrei dovuto parlare stasera a Manhattan, su invito di un gruppo chiamato 'Network 20/20' che comprende giovani imprenditori, ONG, docenti accademici, eccetera, americani e di diversi Paesi. Il tema: 'La lobby israeliana e la politica Estera USA'. Le conferenze si tengono, come sempre, presso il consolato polacco a Manhattan».
«Ma ho appena ricevuto una telefonata dal presidente di Network 20/20: l'incontro è stato cancellato perché il consolato di Polonia è stato minacciato dall'Anti-Defamation League. In una serie di telefonate Abe Foxman, il presidente della ADL, ha intimato loro di non ospitare nessuna riunione in cui c'entrasse Tony Judt. Se non rinunciavano, ha avvisato, egli avrebbe smascherato la collaborazione di polacchi con antisemiti anti-israeliani (ossia il sottoscritto) su tutte le prime pagine di tutti i quotidiani della città - cito in modo indiretto. Si sono piegati, e Network 20/20 è stato costretto a cancellare l'incontro».
«Comunque la pensiate sul Medio Oriente», conclude Tony Judt, «io spero che troviate la cosa grave e paurosa come la trovo io. Questi sono, o erano, gli Stati Uniti d'America».
Telefonate del genere arrivano ogni giorno, migliaia di volte, a tutti i politici, direttori di giornali, banchieri del mondo.
L'intimidazione e la minaccia è parte integrante del potere della lobby, è il suo modus operandi.
Minacciano di togliere i fondi pubblicitari ai giornali, campagne mediatiche che rovinano la reputazione, blocco di crediti.
Il professor Steven Jones, il fisico che ha ipotizzato che nelle Twin Towers fosse stata usata termite per fondere le colonne d'acciaio, è stato per questo sospeso dalla sua università, la Brigham Young dello Utah: donatori munifici avevano telefonato al rettore minacciando di cessare le donazioni.
Succede in America, ma anche in Italia, in Germania, in Francia: e sempre dietro le quinte.
La democrazia viene distorta, voci importanti vengono rese mute e informazioni ed idee sottratte al dibattito pubblico.
Senza difesa né consapevolezza del pubblico.
Invariabilmente, gli intimiditi e minacciati si piegano.
Siamo grati a Tony Judt perché, per una volta, la verità è emersa.
Stati Uniti d'America, oggi Quarto Reich.
Note
1) Patrick Martin, «The Foley affair: a snaposhot of the depraved state of american politics», World Socialist Website, 4 ottobre 2006.
2) Ira Stoll, «Poland abruptly cancels a speech by local critic of the jewish state», New York Sun, 4 ottobre 2006.
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vedi anche: Voice of the White House October 6, 2006
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Il Vaticano ed i crimini sessuali [scarica]
Sette e gruppi di pressione A CURA DI PANORAMA (BBC ONE)
Un documento segreto che specifica la procedura con cui trattare gli scandali di abusi sessuali sui bambini all'interno della Chiesa Cattolica è stato esaminato da Panorama [programma della BBC]
Il Crimen Sollicitationis è stato imposto per 20 anni dal Cardinale Joseph Ratzinger prima che diventasse Papa.
Il documento istruisce i cardinali su come trattare le accuse di abusi su minori contro preti, ed è stato potuto esaminare solo da poche persone esterne.
Le critiche dicono che il documento è stato usato per evadere i processi da crimini sessuali.
Crimen Sollicitationis fu scritto nel 1962 in Latino ed inviato ai cardinali cattolici in tutto il mondo, con l'ordine di tenerlo ben chiuso in un posto sicuro della chiesa. Istruisce i cardinali su come trattare i preti che sono andati in cerca di sesso all'interno del confessionale. Prevede anche misure cautelative su "ogni atto osceno esterno... con le gioventù di entrambi i sessi".
Impone un giuramento di segretezza sui bambini vittime di tali atti, sui preti coinvolti ed ogni altro testimone.
Rompere la promessa significa la scomunica dalla Chiesa Cattolica.
Nelle riprese del documentario, il giornalista di Panorama, Colm O'Gorman, scopre sette preti accusati di abusi su minori che vivono all'interno od attorno alla Città del Vaticano.
Su uno dei preti, Father Joseph Henn, pendono 13 accuse dal grand jury statunitense per abusi su minori.
Sempre durante le riprese di Sex Crimes and the Vatican, Colm scopre che Padre Henn sta lottando contro un' ordine di estradizione dall' interno delle sedi centrali della Città del Vaticano. Il Vaticano non ho la obbligato a ritornare in America per rispondere delle accuse che gli sono state mosse.
Dopo le riprese, Padre Henn ha perso la sua battaglia contro l'estradizione ma è scappato delle sedi centrali e si crede si stia nascondendo in Italia mentre è stato emanato un'ordine internazionale d'arresto.
Colm O'Gorman [giornalista del documentario] fu violentato dal un prete cattolico nella diocesi di Ferns nella Contea di Wexford, in Irlanda, quando aveva 14 anni.
Padre Furtune [il violentatore] fu imputato di 66 capi di accusa per abusi sessuali, molestie oscene e altri gravi aggressioni sessuali da otto ragazzini ma si suicidò alla vigilia del suo processo.
Colm iniziò un' indagine con la BBC nel marzo 2002 che portò alle dimissionie del Dottor Brendan Comiskey, il cardinale a capo della Diocesi di Ferns.
In seguito Colm esercitò pressioni sul governo per un'inchiesta che portò al Rapporto Ferns.
Fu pubblicato nell'ottobre del 2005 e si scoprì che: "Esisteva una cultura di segretezza, e la paura dello scandalo imponeva ai cardinali di mettere gli interessi della Chiesa Cattolica davanti alla sicurezza del bambini".
La Chiesa Cattolica ha 50 milioni di bambini all'interno delle sue congregazioni sparse per il mondo, ma nessuna politica di protezione dei bambini, sebbene nel Regno Unito esista l'Ufficio Cattolico per la Protezione dei Bambini e degli Adulti Vulnerabili.
In alcuni paesi questo significa che il Crimen Sollicitationis è la sola politica seguita.
Il Vaticano si è rifiutato di esprimersi su tutti i casi mostrati nel video nonostante le ripetute richieste di Panorama.
(Sex crimes and the Vatican è stato trasmesso Domenica 1 Ottobre su BBC1 e può essere richiesto sul sito della BBC.
La BBC ha inoltre messo a disposizione una linea telefonica gratuita attraverso la quale chiunque si senta interessato o coinvolto negli eventi presentati dal documentario può chiamare con la garanzia della privacy).
Panorama (BBC One)
Link: http://news.bbc.co.uk/2/hi/programmes/panorama/5389684.stm
Crimen Sollicitations: un'interpretazione
A CURA DI PANORAMA (BBC ONE)
Padre Tom Doyle è un avvocato di diritto canonico. Ha avuto una carriera diplomatica con il Vaticano ma fu licenziato dopo che criticò il modo con cui la Chiesa conduce la politica di abuso sui minori. Questa è la sua interpretazione del Crimen Sollicitationis rilasciata nel documentario di Panorama:
"Il Crimen Sollicitationis è indicativo di una politica mondiale di assoluta segretezza e controllo di tutti i casi di abuso sessuale da parte del Clero.
Ma ciò che veramente avete qui è un'esplicita regola scritta per coprire i casi di abusi sessuali sui bambini da parte del Clero e punire coloro che vorrebbero richiamare l'attenzione di questi crimini commessi dagli uomini di Chiesa.
Abbiamo un documento scritto per cui il Vaticano controllerà queste situazioni e penso inoltre si abbia la chiara prova scritta per controllare e contenere il problema di coloro che ne sono coinvolti".
Da nessuna parte in questi documenti si dice di aiutare le vittime.
La sola cosa che si dice è di imporre la paura e punire le vittime se discutono o rivelano ciò che è loro accaduto.
Tutto è controllato dal Vaticano ed in cima alla gerarchia del Vaticano c'è il Papa. Joseph Ratzinger fu a metà di tale gerarchia per la maggior parte degli anni durante i quali il Crimen Sollicitationis fu imposto. Egli produsse le regole che seguirono al Crimen ed adesso è Papa. Tutto questo ci dice che la politica e l' approccio sistematico non è cambiato.
Il Cardinal Ratzinger, adesso Papa, potrebbe alzarsi domani e dire: "Ecco la condotta da seguire: totale divulgazione alle autorità civili, isolamento assoluto e rimozione di ogni ecclesiastico accusato e condannato, completa apertura alla trasparenza, completa apertura riguardo tutte le situazione finanziarie, stop all' ostruzionismo dei processi legali e completa cooperazione con le autorità civili in ogni parte del mondo".
Potrebbe farlo.
Panorama (BBC One)
Link: http://news.bbc.co.uk/2/hi/programmes/panorama/5392338.stm
visto su comeDonChisciotte.org
vedi anche: Documentary Alleges Pope Linked to "Child Abuse Cover-Up"
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Conspiracy of Silence
Alla luce di ciò, vale la pena rinfrescarci la memoria e rispolverare un evento per molti ancora oggi sconosciuto, e che probabilmente rimarrà tale. Il 3 Marzo del 1994 la britannica Yorkshire Television era pronta a trasmettere negli Stati Uniti un documentario su Discovery Channel dal titolo "Conspiracy of Silente [La Cospirazione del Silenzio]. Il film di 56 minuti portava alla luce un ignobile scandalo di pedofilia, prostituzione, satanismo, truffe, che coinvolgeva banchieri, politici e forze dell' ordine alla fine degli anni ottanta, durante le amministrazioni Reagan & Bush Senior, e le cui vittime erano i poveri bambini di una istituzione del Nebraska, la Boy's Town. All' ultimo secondo, il documentario fu cancellato dalla programmazione televisiva quando alcuni membri del Congresso degli Stati Uniti minacciarono l' intera industria della TV via cavo con l' eventualità di regolamenti ostruzionistici nel caso il programma fosse stato trasmesso. Inoltre chiesero la distruzione di tutte le copie. Un anno dopo, una copia salvata fu spedita da anonimi all'ex Senatore del Nebraska John DeCamp che ha anche scritto un libro sull'argomento dal tittolo: "The Franklin Cover-Up - Child Abuse Satanism and Murder in Nebraska"
É perciò importante riparlare di questo video non solo per ciò che riporta, ma anche per i chiari tentativi di sopprimerlo. E soprattutto perché' pare che l' abitudine di far sesso con i bambini non sia nuova all'interno degli ambienti politici statunitensi, ed oltre.
Lo scandalo scoppiò nel 1988 nel corso delle indagini relative al fallimento della Franklin Bank & Trust che, coinvolse il manager Lawrence Larry King, legato al Partito Repubblicano. Venne fuori che Larry King gestiva un giro di prostituzione minorile e organizzava party pedofili e satanisti conditi di sesso e violenza.
Tra i "rispettabilì clienti di King vi erano eccelsi magnati industriali e mediatici, diverse autorità locali, come il Capo della Polizia di Omaha, banchieri importanti, insospettabili politici statunitensi, membri dell'élite finanziaria del Nebraska, alcuni membri del Pentagono, per non parlare del Vice-Presidente George Bush Senior. Durante i party di sesso e violenza venivano filmati dei video da usare come ricatto, che secondo le testimonianze delle vittime sopravvissute, riportavano immagini di ragazzini torturati, violentati e, in qualche caso, anche uccisi.
Il giornalista Maurizio Blondet, nel corso di un'intervista [apparsa su Teologica, settembre/ottobre 1996], disse: "Certi personaggi praticano strani riti su un'isola vicino a Washington. Sono personaggi di alto livello, si riuniscono, in notti di luna piena, e celebrano dei riti molto particolari. Naturalmente nessuno vuole indagare su questo perché si tratta di gente molto potente. Sono cose che si sussurrano. Allo stesso modo in certi 'entouragé politici di alto livello si dice, molto sottovoce, che vengano stuprati dei bambini. Il tutto avviene in un sottofondo rituale di magia nera. Non sono persone comuni che fanno queste cose, si tratta di gente che ricopre altissime cariche, funzionari del Pentagono, etc".
Da non dimenticare che Larry King (l'organizzatore dei pedo-parties) era la star nera del Partito Repubblicano e verrà in seguito imprigionato per appropriazione indebita di 40 milioni di dollari. In seguito, nel febbraio del 1999, sarà condannato a risarcire Paul Bonacci, una giovane vittima di torture e abusi sessuali, di un milione di dollari. King fu condannato per falso in bilancio, appropriazione indebita e cospirazione. É stato rilasciato di prigione l'11 aprile 2001, dopo aver scontato cinque anni. Non c'é mai stato a suo carico un processo per prostituzione minorile
[The Franklin Cover-up, p. 224]
Bonacci, dopo aver rivolto accuse gravissime nei confronti di uomini di potere intoccabili, è recluso, in isolamento, al centro correzionale di Lincoln perché più volte minacciato di morte. A seguito di una perizia psichiatrica é stato dichiarato sano di mente e secondo i dottori dice il vero. Ecco alcune delle testimonianze rilasciate da Bonacci: "Nell'estate del 1985, Larry King (leader del progetto repubblicano di aiuti alla comunità di colore americana, ndr) mi portò, insieme ad un altro ragazzo, Nicholas, di Aurora, nel Colorado, in California per girare un film. [...] C'era un ragazzo in gabbia. [...] Ci fecero spogliare e indossare dei vestiti tipo Tarzan e ci obbligarono ad avere rapporti con il ragazzo nella gabbia. Ci dissero di picchiarlo. [...] Arrivò un uomo e iniziò a sbattere il ragazzo come se fosse una bambola. Prese una pistola, gliela puntò in testa e sparò [...].
Bonacci poi fa i nomi di alcune delle persone che hanno abusato sessualmente di lui: "Alan Bair, Peter Citron, Larry King, Harry Anderson, il deputato Barney Franks, a Washington [...] Nel 1984 mi portarono al ranch South Fork, a Dallas, nel Texas, nel corso della Convention Repubblicana dove Larry King organizzava dei party-pedofili".
[Giovanni Caporaso e M. Cocozza Lubisco, "Bambini. Il mercato degli orrori", Avvenimenti, 17 luglio 1991].
"Sono stato testimone del sacrificio umano di un bambino di pochi mesi. Era la ricorrenza del tempo della nascita di Cristo e, in questo rituale annuale, tutti cantavano per pervertire il sangue di Cristo. Con un pugnale uccisero e fecero a pezzi il bambino; poi riempirono una coppa col suo sangue mescolandola ad urina e ci obbligarono a bere dalla coppa mentre loro cantavano: "Satana è il Signore"
"Domanda: Dove si tenevano i festini?
A Washington, DC , ed erano per sesso. C'era sesso tra uomini adulti ma la maggior parte dei rapporti sessuali avvenivano tra bambini e bambine e adulti... specialmente sesso con minori. A Washington DC c'erano party dopo party... cerano molti party dove senatori ed uomini del Congresso non avevano niente a che fare con i motivi sessuali. Ma c'erano alcuni senatori e uomini del Congresso che rimanevano per il sesso pedofilo... Ho incontrato alcune persone di cui non mi sento sicuro di fare il nome perché non voglio... "
Domanda: Sei spaventato?
Risposta: Si"
[The Franklin Cover-Up, Testimonianza rilasciata al giudice Warren Urbom della Corte Distrettuale Usa il 5 febbraio 1999, pp.105, 124-126)
In un'altra testimonianza, il 2 maggio 1999, Bonacci fece il nome del membro del Congresso Barney Frank come uno di quelli che partecipò al 'festinì e di aver avuto rapporti sessuali con lui a Washington, DC
[The Franklin Cover-Up, p. 126].
Il film-documentario non é mai stato portato all' attenzione del pubblico, né della giustizia. Molti investigatori che hanno tentato di scavare a fondo, così come i testimoni, sono stati vittima di campagne denigratorie, minacciati dall'FBI e forzati a ritrattare la loro testimonianza, mentre alcuni di loro sono andati incontro ad un destino indesiderato. Certi erano vicini a nuove scoperte ed altri in attesa di rilasciare la propria testimonianza in tribunale di fronte alla Franklin Jury. A seguito di questi eventi il processo legato a Larry King veniva continuamente rinviato senza mai giungere ad una conclusione. Ecco quelli, tra gli altri, che hanno pagato con la vita:
- Dan Ryan è stato trovato strangolato nella sua macchina;
- Bill Baker è stato ucciso con un colpo alla nuca;
- Curtis Tucker "si è gettato" da una finestra dell'Holiday Inn;
- Charlie Rogers si è sparato alla testa;
- Bill Skaleske è stato trovato morto;
- Joe Malek è stato trovato morto suicida;
- Mike Lewis è stato trovato morto per un attacco di diabete;
- Gary Caradori, il principale investigator,e è morto in un misterioso incidente aereo nel 1990. La stessa sorte é toccata al suo giovane figlio. Un testimone dichiarò di avere visto l' aereo esplodere in aria prima che iniziasse a precipitare.
- Troy Boner (testimone), morto misteriosamente dopo l'assunzione di sedativi;
- Bill Colby, ex direttore della CIA, dopo aver riconosciuto pubblicamente che lo scenario descritto dai testimoni poteva essere veritiero, è stato trovato morto in circostanze rimaste misteriose;
Il fotografo Russell E. "Rusty" Nelson fu assunto da un Larry King (che gestiva il Franklin Federal Credit Union) per scattare foto compromettenti dei membri del Congresso e alti funzionari del governo mentre prendevano parte ai crimini sessuali commettendo atti di sodomia sessuali nei confronti di bambini durante l' amministrazione Reagan-Bush Senior. Nel 2005 Hunter Thompson, giornalista coinvolto nello scandalo, é stato trovato morto 'suicida' nella propria casa. Due settimane dopo viene arrestato Russell E. Nelson.
Questo ultimo susseguirsi di eventi fa pensare che qualcuno stia tentando di limitare la libertà di Nelson, visto che, secondo le testimonianze delle vittime, entrambi gli uomini erano presenti durante i crimini sessuali che, ricordiamolo, coinvolgevano l' ex presidente George H. W. Bush padre. [nella testimonianza alla Corte Distrettuale Rusty Nelson disse al giudice Warren Urbom di aver scattato dalle 20.000 alle 30.000 foto, 2-5-1999, p.52]. Hunter Thompson Fu collegato a Larry King grazie alla testimonianza di Bonacci, nella quale egli rivelò che Thompson diresse uno snuff film* vicino a Sacramento, California, in una località chiamata "Bohemian Grove"
[The Franklin Cover-up, pp. 102-105 & 327]
Paul Bonacci: Testimonio di fronte alla Franklin Jury rivelando il nome di alcuni uomini coinvolti che abusarono sessualmente e psicologicamente di lui ad Omaha. In seguito fu accusato di spergiuro dopo la testimonianza rilasciata in Tribunale.
Alisha Owen: Testimoniò di fronte al grand jury nel Marzo del 1990 di aver avuto, all'età di 14 anni, rapporti sessuali con l'allora capo della polizia di Omaha, Robert Wadman. Dopo questa testimonianza fu accusata di spergiuro. È madre di una bambina. Più tardi il testo di paternità eseguito su Robert Wadman fu giudicato attendibile.
Troy Boner: Intervistato nel 1989 dall'investigatore Gary Caradori. Nel 1990 ritrattò la sua confessione. Nel 2003 fu ricoverato in un Ospedale per malati mentali in Messico, gli furono somministrati dei sedativi, ed il giorno seguente fu trovato morto.
Il documentario non è mai andato in onda negli Usa e si cercò pure di distruggere fisicamente tutte le copie esistenti. L'ex Senatore del Nebraska, John DeCamp, a cui giunse una copia del video, è anche diventato l'avvocato difensore delle vittime, ed è l'unico che continua a portare avanti la battaglia contro la "cospirazione del silenzio".
Nota:
Snuff Film: Un film nel quale vengono compiute generalmente violenze sessuali su vittime la cui sorte spesso é quella di venir uccise. Il tutto rigorosamente dal vivo.
Fonti:
http://www.franklincase.org/indepth.htm
http://www.thelawparty.org/FranklinCoverup/franklin.htm
http://www.rense.com/politics6/SKULL.htm
http://www.propagandamatrix.com/141003conspiracyofsilence.html
Copia di una delle testimonianze di Bonacci:
http://www.evanravitz.com/silence/Urbom1.jpg
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