diverticolo

30 maggio 2006

Se esistono l'inferno e il paradiso, da dove si entra?

Un giorno un samurai, un grande soldato, andò dal maestro spirituale Hakuin e chiese:

"Esiste un inferno? Esiste un paradiso?
Se esistono l'inferno e il paradiso, da dove si entra?"

Era un semplice guerriero. I guerrieri sono privi di astuzia nella mente. Conoscono solo due cose: la vita e la morte.
Il samurai non era venuto per imparare una dottrina, non voleva dogmi, voleva sapere dov'erano le porte, per evitare l'inferno ed entrare in paradiso.

Hakuin chiese: "Chi sei tu?"
Il guerriero rispose: "Sono un samurai."
In Giappone essere un samurai è motivo di grande orgoglio. Significa essere un guerriero perfetto, un uomo che non esiterebbe un attimo a dare la vita.
“Sono un grande guerriero. Perfino l'imperatore mi rispetta."

Hakuin rise e disse: "Tu, un samurai? Sembri un mendicante!"
L'uomo si sentì ferito nell'orgoglio.
Sfoderò la spada, con l’intenzione di uccidere Hakuin.
Il maestro rise: "Questa è la porta dell'inferno – disse – con questa spada, con questa collera, con questo ego, si apre quella porta."

Questo è ciò che un guerriero può comprendere.
Il samurai rinfoderò la spada...
e Hakuin disse: "Qui si apre la porta del paradiso."

L'inferno e il paradiso sono dentro di te. Entrambe le porte sono dentro di te. Quando ti comporti in modo inconsapevole, si apre la porta dell'inferno; quando sei attento e consapevole, si apre la porta del paradiso.

La mente è entrambi il paradiso e l'inferno, perché la mente ha la capacità di diventare sia l'uno che l'altro. Ma la gente continua a pensare che tutto esista in un luogo imprecisato, all'esterno...

Osho, "Roots and Wings"
pag. 82-98

fonte: Consensus

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