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27 febbraio 2006

Il tamburellare della propaganda

Casini si è appena svegliato da un lungo sonno, ancora non si è lavato la faccia che gli hanno fatto la foto per i suoi manifesti elettorali, non è ancora lucido e va dicendo che difenderà, durante la prossima legislatura, noi consumatori e il nostro potere d'acquisto. Forse crede che essere uno dei capigruppo della maggioranza e Presidente della Camera sia stato solo un incubo e non si è accorto che quello che sta promettendo, per poter essere rieletto, lo avrebbe dovuto fare senza che nessuno glielo avesse chiesto. "Casini [...] in qualità di Presidente della Camera non ha fatto nulla per mettere a all’ordine del giorno e accelerare l’iter di approvazione della legge sulla class action, [...] al contrario il suo partito ha appoggiato il Governo portando all’approvazione di norme altamente lesive dei consumatori, come la famosa legge truffa "salva-compagnie", che ha graziato le imprese assicuratrici a danno dei risarcimenti in favore degli assicurati" (1). Faccio un piccolo esempio attingendo alla mia memoria: quando siamo passati all'euro il prezzo dei biglietti del cinema sono aumentati da 8.000 lire i ridotti e 12.000 lire gli interi a rispettivamente 4.50 € (8.713 lire) e 6.50€ (12.586 lire), con aumenti dell'8,91% e del 4,88%. Questi aumenti sono stati contenuti, il resto è stata vera deregualtion. La perdita di potere d'acquisto percepita dagli italiani ha un interessante parellelo con la tendenza che ha avuto l'oro in questi anni: dicembre 2001 si pagavano 260 dollari per un'oncia, a gennaio del 2006 ne servivano 561 (2).
In queste settimane tutta la maggioranza si è scordata di essere tale e ciò che non hanno realizzato e ciò che hanno combinato non è colpa dell'ostruzionismo dell'opposizione, le leggi ad hoc sono venute così bene, il suo patrimonio familiare è triplicato (3) e anche la messa in atto sistematica del "Piano di rinascita democratica" della P2 di Gelli cui era iscritto lo stesso Berlusconi gli sta riuscendo bene (4).

Ci trattano come bambini e forse un po' lo siamo anche a confronto con l'immenso spiegamento di forze laureate nell'inganno e nella manipolazione della mente, dei comportamenti, nella comunicazione. Forse Berlusconi quando parla di se in terza persona si sta soltanto comportando come ogni bravo genitore e insegna le prime parole al proprio figlio che gli indica la pappa: «se dici a papà come si chiama te la da».
Non mi metterò qui ad elencare il disastro compiuto da questo governo, da quelli precedenti o da quello futuro nelle mani della Goldman Sachs per mezzo di Mario Draghi e Romano Prodi (5), potrei dire che è evidente, ma sono pessimista e credo che servirebbe a ben poco perché "i sostenitori di ogni candidato colgono le contraddizioni nelle dichiarazioni dell'avversario, mentre non vedono quelle del proprio. [...] Sembra che i fan politici di fronte a fatti scomodi, non ragionino sui nuovi dati, ma si limitino a riorganizzare le conoscenze che già hanno, fino ad arrivare a una combinazione che le giustifichi, al fine di ridurre il più possibile le emozioni spiacevoli che provano" (6).
Fa forse un modo c'è per far cambiare idea, è il vecchio metodo della propaganda (7), caro ai nazisti che hanno fatto scuola: "Se dici una bugia abbastanza grossa e continui a ripeterla la gente finirà per crederci", Joseph Goebbels.
Vi viene in mente nessuno in queste settimane in tv ad una qualsiasi ora...

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Note:


(1) Dura critica di Lista Consumatori al Presidente della Camera Casini


(2) In prima fila nella nuova corsa all’oro


(3)
Effetto governo per Berlusconi patrimonio familiare triplicato

(4) Piano di Rinascita Democratica;
Bollito misto con mostarda, Daniele Luttazzi; I test psico-attitudinali una vecchia idea di Gelli; Parte del lungo elenco degli iscritti e una ricevuta di pagamento alla Loggia P2 del dott. Berlusconi Silvio

(5) L’Italia consegnata a Goldman Sachs
Mario Monti il puro passa (strapagato) alla Goldman Sachs


(6) Il cervello dell'elettore capisce solo ciò che vuole, di Alex Saragosa, Il Venerdì di Repubblica, 17 febbraio 2006 n.935


(7) http://it.wikipedia.org/wiki/Propaganda

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