Riuscire a rallentare per godere di nuovo

Ho sentito in radio che parlavano di un nuovo farmaco, il PT-141 della Palatin ancora in sperimentazione, che accende in noi un irrefrenabile appetito sessuale (1) e mi è tornato in mente l'effetto del Viagra nella nostra società, ma soprattutto il motivo di queste ricerche. Non siamo capaci di aspettare, vogliamo tutto subito, vogliamo fare l'amore per sette ore di fila come Sting, ma non ascoltiamo quando lui dice che ama la moglie e pratica il tantra invece di imbottirsi di pillole. Non abbiamo voglia di fare un percosro di crescita personale e di coppia e raggiungre qualcosa di un po' più in alto dei nostri occhi, qualcosa di più di mera ginnastica. Vogliamo la pillola che possiamo prendere quando stiamo male, ma non abbiamo nessuna intenzione di prenderci cura di noi stessi, di intraprendere uno stile di vita salutare. Vogliamo farlo per ore tutti i giorni, non stare mai male, essere magri... non vogliamo seguire un'alimentazione corretta, ridurre il consumo di carne ed aumentare quello di frutta e verdura, smetterla di mangiare merendine, bibite e quant'altro di industriale, non vogliamo fare ginnastica, yoga, tai chi chuan, moderare il consumo di alcool e smettere di fumare, non vogliamo rallentare i nostri ritmi, continuiamo a pensare e fare due o tre cose contemporaneamente e facendole male, non comprendiamo che anche sbucciare e mangiare un arancio può essere un momento di meditazione (2). Andiamo sempre di fretta, la TV, che crea dipendenza (3), ha dei ritmi veloci e collegamenti non sempre logici e i nostri bambini guardandola si fermano come sviluppo mentale all'età di 3 anni e poi a 7 anni insorgono disturbi di comportamento come l'ADHD (4) che cerchiamo di curare con farmaci che "erano già dal 1971 nella lista delle sostanze psicotrope (pericolose) nella Tabella II della convenzione delle Nazioni Unite. Esse rappresentano un rischio sostanziale per la salute pubblica perché provocano dipendenza, allo stesso modo della morfina, della cocaina e dell’oppio" (5). In America per i ragazzi difficili una città creò in collaborazione con U.S. ARMY un scuola dove c'erano regole da caserma e gli insegnanti erano sergenti istruttori, se anche ci fossero stati dei risultati è come lanciare una bomba H contro un moscerino. Parallelamente in Wisconsin hanno risolto il problema semplicemente introducendo un'alimentazione sana e biologica (6), esiste tutta una serie di studi che "mostrano un legame diretto tra alimenti di dubbia qualità e propensione a comportamenti violenti" (7).Abbiamo fretta, come se qualcuno ci corresse dietro. Non siamo mai sazi, la nostra civiltà è diventata bulimica, ma non godiamo di nulla. Ogni giorno c'è qualcosa di nuovo che desideriamo (che ci fanno desiderare) e che una volta ottenuto non ci soddisfa ancora. Abbiamo tante cose ma non ci soddisfa nulla, perche più ne abbiamo meno tempo abbiamo da dedicare ad ognuna di esse: è una corsa persa già ai blocchi di partenza. Dobbiamo riappropriarci dell'uso delle cose e non delle cose.
Quando facciamo l'amore abbiamo fretta! Da qui scaturiscono alcuni dei problemi sessuali, altri derivano dalla società con i suoi modelli imperanti e che fanno, purtroppo, presa sulla gente, altri ancora derivano dall'educazione sesso-repressiva in cui viviamo (il sesso è peccato, niente sesso prima del matrimonio, ecc.): si è invogliati a farlo ma si è costretti a negarlo... questo mi sembra un bel caso di conflitto, ed il conflitto interiore comporta degli squilibri e dunque delle disfunzioni... a ciò cui teniamo di più (8). Diventiamo come la ragazza ninfomane che mentre faceva l'amore con un ragazzo gli dice: « Sbrigati che fra un po' arriva un'altro».
Siamo malati, se non lo siamo abbastanza abbassano i limiti dei valori e così si creano nuovi malati cui vendere medicinali ed avvelenarli ulteriormente così da curalrli da quello che il farmaco gli ha provocato e così in loop (9).
Non cadete nella rete , usatela per arrampicarvi, per catturare, per pescare... iniziate da qui Consensus di Rinaldo Lampis, SessoSublime di Jacopo Fo.

diverticolo


Note

(1) Sniffa che ti passa: mens vogliosa, in corpore sano

(2) Il miracolo della presenza menatle, Thich Nhat Hanh, Ubaldini Editore

(3) Television Addiction Is No Mere Metaphor (free)

(4) L’ADHD nei bambini? Uno studio medico lo collega alle immagini veloci della televisione

(5) La costruzione del Bambino Artificiale attraverso l’uso degli Psicofarmaci

(6) Appleton Central Alternative High School
Supersize me (DVD)

(7) "E chi se ne importa delle cause del crimine?" di George Monbiot

(8) La funzione dell'orgasmo, Wilhelm Reich, Net

(9) I farmaci sono del 16.400% più letali dei terroristi
Farmaci che uccidono
I medici sono la terza causa di morte
La generazione avvelenata da Pharma
"Lei è stato attaccato dai ricercatori, ha detto che certa ricerca non va finanziata. «Non l’ho detto io, l’hanno detto i direttori delle 17 più importanti riviste scientifiche mondiali. I ricercatori puri non esistono più, sono a libro paga delle case farmaceutiche. E le case farmaceutiche hanno bisogno di nuove malattie. I nuovi malati di oggi sono i sani. In America hanno inventato una malattia, che colpirebbe i bambini “sovraeccitati”. Essere casinisti a 6 anni è diventata una malattia. A questi bambini danno una pasticca al giorno, il Ritalin della Novartis, che è un metilfemidato, simile all’anfetamina. Senza che lo dicessero a nessuno, nel marzo del 2004 un comitato mondiale di saggi, quasi tutti a libro paga dei colossi farmaceutici, ha abbassato la soglia delle tre maggiori patologie: diabete, colesterolo alto, ipertensione.
Significa che se tu il 28 febbraio 2004 eri sano, il 2 marzo con le stesse analisi diventavi malato. In questo modo hanno inventato centinaia di milioni di nuovi malati. Solo con la rete riesci a sapere queste cose. Certi farmaci preventivi sono peggio della guerra preventiva. La prevenzione è il più grande affare della storia, devi essere informato, altrimenti muori come uno stupido. Berlusconi ha donato 10 miliardi per la ricerca sul tumore al pancreas. Bello. Poi però ti informi, e scopri che il tumore al pancreas è rarissimo, colpisce 11 casi su 100mila ed è incurabile. Perché, allora, dovrei farmi il controllo? Dopo i 50 anni ti dicono di fare per forza il Psa, l’esame alla prostata, ma non ti dicono che il Psa nei 50 per cento dei casi sbaglia e non distingue tumore da prostata ingrossata. Quando ti fanno la biopsia, prelevano 18 tessuti diversi dalla prostata, ma non è detto che proprio in quei 18 ci sia il tumore. E 20 persone su cento, dopo la biopsia, restano impotenti. Alle donne dicono di fare la mammografia. Su 1000 persone, 40 hanno il tumore. A 2 salverai la vita, alle altre 38 no. Però anche qui non ti dicono che c’è un 10 per cento di falsi negativi e falsi positivi»". Il Grillo della verità.
Beppe Grillo 2005 (DVD)
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